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Simone Cristicchi "Dall'altra parte del cancello"

Ultimo Aggiornamento: 02/03/2007 16:39
16/10/2005 01:49
 
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Simone Cristicchi lunedi' 17 ottobre presenta Fabbricante di Canzoni a Cinecittà Campus.

Cinecittà Campus, la "palestra dello spettacolo" promossa da Cinecittà Entertainment e Maurizio Costanzo, ospita nel teatro da 400 posti di via Quinto Publicio il nuovo idolo della musica italiana.

Gli abbonati di Campus saranno "a tu per tu" con Simone Cristicchi nell'incontro musicale di lunedì 17 ottobre alle ore 17.00 e potranno interagire con lui.
A Cinecittà Campus sarà possibile ascoltare dal vivo il frutto della nuova produzione. Simone Cristicchi nasce a Roma nel 1977 nel popoloso quartiere Tuscolano, nei pressi di Cinecitta'.
E per la prima volta da interprete ai vertici della hit parade, torna a cantare nel suo quartiere d'origine, all'interno degli studi di Cinecittà, nell'accademia di Cinecittà Campus. Il 2005 e' l'anno della sua affermazione: in gennaio la firma del contratto discografico con SonyBmg; ad aprile l'uscita del fortunatissimo singolo "Vorrei cantare come Biagio".
Il 23 settembre, preceduto dal secondo singolo "Studentessa universitaria", esce il primo album di Simone Cristicchi "Fabbricante di canzoni".

Simone ha finalmente modo di rivelare, in una generosa manciata di canzoni di immediata comunicazione, le sue due anime: quella irriverente, ironica, e quella intima, poetica, osservatrice dei sentimenti, diretta erede della sua formazione legata alla grande canzone d'autore. Una appartenenza che nel disco si dichiara a livelli altissimi nel duetto con Sergio Endrigo "Questo e' amore", una emozione pura firmata dal grande artista istriano che purtroppo non ha fatto in tempo a riascoltarsi nel disco.

Cinecittà Campus, oltre alla musica e agli incontri con gli artisti è anche prove aperte, spettacoli dal vivo e formazione nel mondo della danza, del teatro, del cinema, della tv e della musica. Tra le novità del nuovo anno accademico lezioni di: danza contemporanea, dizione, ascolto critico di musica pop, solfeggio ritmico, intrattenimento, imitazione. E per i più piccoli corsi speciali 6-14 anni di: danza classica, hip hop, jazz, musica e teatro. Più di 40 insegnanti, circa 520 ore di lezioni e 45 corsi attivati per offrire una preparazione completa nel mondo dell'intrattenimento.
16/10/2005 14:06
 
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Cristicchi è un coglione[SM=x432719]




Dove può arrivare l'orizzonte
Quando una nazione nasconde
Le sue menti organiche in una cantina...scura e torva
Devono essere tutti molto ottusi...
22/10/2005 03:49
 
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Simone Cristicchi: "La mia filosofia della lumaca"
Intervista a Simone Cristicchi, che si racconta a Comunitazione. E dice: «Non sono molto portato a scrivere canzoni d’amore. O forse la timidezza e il pudore me lo impediscono»

'Vorrei cantare come Biagio' è stato un successo. Non è ironico che ti sia capitata un po´ la stessa cosa di Caparezza con 'Fuori dal tunnel'? Il suo brano se la prendeva con il divertimento a tutti i costi, criticando anche le discoteche... e proprio in discoteca andava forte! La tua canzone contesta il vizio commerciale di cercare sempre la hit del momento... ed è diventata subito un tormentone!


«Indubbiamente quando è nata la canzone (per altro in un momento di grande sconforto e tristezza per la situazione di “stallo” in cui mi ritrovavo) non ho percepito la sua ambiguità. Poi parlando con la gente ho scoperto che ognuno la interpretava diversamente! E forse è un pregio, anche se un pericolo. Si rischia l’equivoco! Dopo il successo che la canzone ha avuto, mi definisco un “tormentone per caso”, nel senso che “Vorrei cantare come Biagio” era un pezzo che neanche volevo proporre alla mia casa discografica…».

Ma Biagio Antonacci ti piace o no?


«Tu che dici?».

Ho trovato, sinceramente, geniale il tuo primo cd. Ci sono molte trovate originali, oltre che deliziosamente pungenti: mi viene in mente 'A sambà', in cui fai il verso ai cantanti brasiliani parlando di una 'saudagi' per una Roma che non c´è più, dove i ristoranti cinesi (almeno sulla Tuscolana) prevalgono sulle trattorie. Sei convinto che la realtà, se viene raccontata con ironia, possa sembrare un po´ meno brutta?


«Non solo. Sono convinto che tramite l’ironia si possano mandare dei messaggi anche importanti! Il maestro era Rino Gaetano, che con i suoi testi si è rivelato quasi “profetico” («…allestite anche le unioni tra le ditte di canzoni…», diceva in 'Escluso il cane'). Mi sento molto vicino alla fragilità di Troisi, che pure viene considerato un grande attore comico».

Il tuo nuovo singolo si chiama 'Studentessa universitaria', e verte su una ragazza siciliana fuori sede. Lei esiste veramente o, per scrivere la canzone, non ti sei ispirato a nessuno in particolare?


«L’ho scritta qualche anno fa (la canzone fu “scartata” alle selezioni del Festival di Sanremo!). Non è dedicata ad una ragazza in particolare, ma ho cercato di raccontare con parole mie la storia e la malinconia che esiste in alcune case di studentesse “fuori sede”, luoghi di passaggio ai quali non ci si affeziona più di tanto. Ho costruito il testo come un cortometraggio, giocando con il contrasto tra i ricordi d’infanzia di un paese del Sud ed il presente di una metropoli grigia e caotica».

Mi ha colpito il tuo duetto con Endrigo in 'Questo è amore': ironia della sorte, il brano viene pubblicato solo oggi, dopo la morte di questo grande artista, ma non dubitiamo della tua buona fede visto che il pezzo fu registrato addirittura nel 2001. Due anni fa io ho avuto l´onore di conoscere Endrigo: mi fece un´ottima impressione, fu molto umile e gentile. Mi piacerebbe sapere il ricordo che tu hai di lui.


«Sono cresciuto con la musica degli anni ’60 nell’aria di casa. Non sono molto portato a scrivere canzoni d’amore. O forse la timidezza e il pudore me lo impediscono. Il mio produttore mi fece ascoltare “Questo è amore”, un brano di Endrigo poco conosciuto, ma di meravigliosa poesia. Me ne innamorai all’istante e chiesi di contattarlo per poter fare una mia versione. Endrigo volle ascoltare le cose che facevo, poi accettò. Ed io alzai la posta chiedendogli di cantarla con me! Non so cosa sia scattato in lui, forse il fatto di “duettare” con un giovane artista emergente, creare un legame tra le nostre generazioni, lasciare una traccia… Venne in studio e incise la sua maestosa ed elegante voce, tra l’emozione di tutti i presenti e i brividi del qui presente. Il risultato è la cosa più bella che mi sia capitata di fare con la musica. Endrigo rappresenta per me (e per chi ne conosce l’opera), un monumento della canzone italiana, maestro di coerenza e poesia, che ha avuto il pregio di saper parlare con le canzoni anche ai bambini».

Oltre a 'Vorrei cantare come Biagio', nel disco ci sono altri due pezzi che criticano aspramente certi meccanismi del music business: 'Fabbricante di canzoni', che è contro i 'pedofili musicali' che pianificano a tavolino ogni mossa, e 'Ombrelloni'. Quest´ultimo pezzo è secondo me la traccia migliore del disco: esilarante, irriverente, simpaticissima. Ci racconti com´è nata?

«“Ombrelloni” è nata dopo il resoconto di una telefonata tra il promoter di una casa discografica ed il direttore artistico di una famosa radio italiana. Nel testo della canzone che avevo presentato alla radio mancavano alcuni termini “fondamentali” per poter debuttare in un periodo estivo (una canzone per l’estate...): ombrelloni, spiagge, mare, sole, ecc. E questo la dice lunga su alcuni meccanismi che esistono. Il lancio della mia canzone saltò, e dovetti ricominciare tutto daccapo! Scrissi per rabbia e per un senso di impotenza questa canzone, accontentando le richieste del direttore artistico a modo mio (nella canzone Cristicchi canta frasi come 'l’Ombrellone te lo ficco nel culo' e 'ci piscio sulla tua abbronzatura', n.d.a.)».

Beh, si può ben capire che hai il 'dente avvelenato' con certi discografici: tra l´altro, un tuo cd doveva uscire già alcuni anni fa per un´altra etichetta. Tu, però, non sei sceso a compromessi e hai aspettato il momento giusto, riuscendo alla fine nel tuo intento. Si riferisce a questo la frase 'Se nessuno la schiaccia lungo la strada, la lumaca arriva dove vuole'?



«Sicuramente. Ma si riferisce anche alla “filosofia della lumaca” di cui sono un fervido sostenitore. La lentezza può aiutare a guardarci meglio intorno, ad evitare errori, a dare un senso al tempo e a tutte le cose che oggi scorrono così veloci davanti ai nostri occhi».

Il successo di 'Vorrei cantare come Biagio' ha generato anche alcuni sfottò, come quello di Vittorio Merlo che ha scritto 'Vorrei essere Simone Cristicchi'. Sapevi dell´esistenza di questa canzone? Che ne pensi?


«Sì, ne ero a conoscenza. Il suo autore l’ho conosciuto qualche anno fa, nell’ambito di un concorso per cantautori. La canzone è simpatica e arguta come il suo autore, che spero di incontrare di nuovo!».

Hai definito la tua musica una 'macedonia pop'. Non pensi che la tua tendenza a mescolare tanti generi in uno possa essere fuorviante per chi ti ascolta?


«E’ un rischio che ho voluto correre! L’album è un contenitore di tutto ciò che ho assaggiato nella mia vita musicale. Amo la libertà di mescolare come in un cocktail i suoni e le atmosfere. Se non l’avessi fatto nel disco di esordio, avrei forse mentito a me stesso e a chi lo avesse ascoltato. A quanto mi dicono, la sua varietà di generi e argomenti rende l’ascolto scorrevole, e questo è ciò che desideravo. Il disco a sua volta è molto diverso dai miei spettacoli, dove arrangiamo tutto in acustico con chitarra classica, fisarmonica, contrabbasso e mandolino. Qui, a differenza dell’album, tutte le canzoni, legate da un filo conduttore, vanno a creare un unico grande racconto (che si chiama “Centro d’Igiene Mentale”, n.d.a.)».

Per concludere: chi è Rufus?


«Rufus è un pazzo che continua a mandarmi testi via mail, che io poi metto in musica. “Prete” è il risultato di questa collaborazione immaginaria. L’unico problema è che viene spesso a farmi visita ai miei concerti, sale sul palco e comincia ad insultare tutti… Ma io lo lascio fare e gli concedo sempre un piccolo spazio! Quello che dovrebbero avere tutti nella musica, anche i più pazzi».
22/10/2005 07:54
 
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non mi piace molto. ha avuto la "genialata" su antonacci, ma già il secondo single è proprio brutto [SM=x432719]



24/10/2005 11:24
 
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Re:

Scritto da: GayAbruzzo 22/10/2005 7.54
non mi piace molto. ha avuto la "genialata" su antonacci, ma già il secondo single è proprio brutto [SM=x432719]



secondo me non farà tanta strada



02/11/2005 16:39
 
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L'intervista: Simone Cristicchi ed il suo mondo.
Ha conquistato le hit radiofoniche estive con il tormentone "Vorre cantare come Biagio", ma nel suo album d'esordio "Fabbricante di canzoni" si parla di molti temi sempre sul filo dell'ironia. Un moderno cantastorie in bilico tra realtà e finzione.
PrimaDaNoi.it ha incontrato l’artista durante le prove del suo prossimo tour.

Hai cominciato a presentare il tuo disco in giro per l'Italia. Una delle tue prime tappe è stata il 12 ottobre a Pescara al Megà? Come sono state accolte dal pubblico le tue nuove canzoni?



Il mio spettacolo è la formula Teatro Canzone.
La gente non se lo aspetta da uno come me che ha rincoglionito le masse per tutta un’estate. La settimana scorsa a Benevento ho cominciato con un monologo di 15 minuti e dopo le prime perplessità, il pubblico mi ha seguito attento e partecipe fino alla fine. E’ stato meraviglioso guardare dal palco un’intera piazza che mi ascoltava in silenzio. Le nuove canzoni finora sono state accolte bene, ma dipende sempre dai contesti in cui mi trovo. Non posso pretendere che una discoteca si trasformi in un teatro!



Durante lo show live appare ancora il tuo alter ego Rufus?
In questo momento Rufus è in vacanza. Forse farà qualche apparizione qua e là, in qualche concerto. E’ sempre divertente dargli spazio e quando arriva lui può succedere di tutto!
Dal tuo boom con VORREI CANTARE COME BIAGIO hai vinto molti premi tra cui Premio Musicultura 2005 e Targa della Critica Premio Giorgio Gaber per il Teatro Canzone. Cosa viene apprezzata di più della tua musica?

I riconoscimenti della critica, i premi e la popolarità che è esplosa con il mio primo singolo, sono arrivati insieme! L’uno a sostenere l’altro. Sicuramente, da un mio concerto si possono comprendere molte cose che un passaggio televisivo nasconde. Ai bambini piace cantare i miei ritornelli, ai grandi ascoltare le parole e sorridere amaramente sui miei monologhi.



Uno dei tuoi brani è LA FILASTROCCA DELLA MORLACCA, si parla delle maghe e delle magie...Nonostante il caso Wanna Marchi ancora persiste il fenome dei tarocchi in tv. Quale il motivo di tanto successo?
Penso che sia dovuto al periodo di smarrimento e di perdita delle certezza in cui viviamo. Si cerca una risposta che possa risiedere al di là di tutto. E molti ne approfittano vendendo illusioni che spesso costano molto care a chi “abbocca” all’amo. Al contrario, trovo molto affascinante il lato tradizionale della magia, il rituale antico dei piccoli paesi, dove non ci sono pubblicità, numeri in sovrimpressione e orari di ricevimento. Un mio vecchio zio guariva la gente con il calore delle mani. Non è stato mai al Maurizio Costanzo Show. Faceva il guardiano di mucche.

[IMG][/IMG]

Sergio Endrigo è morto quasi contemporanemante al lancio del tuo disco. Nell'album è contenuto un duetto con lui, QUESTO E’ AMORE. Cosa ricordi del cantautore di quel giorno che avete inciso assieme?
Sono cresciuto con la musica degli anni ’60 nell’aria di casa. Non sono molto portato a scrivere canzoni d’amore. O forse la timidezza e il pudore me lo impediscono. Così 3 anni fa, Il mio produttore Francesco Migliacci, mi fece ascoltare “Questo è Amore”, un brano di Endrigo poco conosciuto, ma di meravigliosa
poesia. Me ne innamorai all’istante e chiesi di contattarlo per poter fare una mia versione. Endrigo volle ascoltare le cose che facevo, poi accettò. Ed io, alzai la posta chiedendogli di cantarla con me! Non so cosa sia scattato in lui, forse il fatto di “duettare” con un giovane artista emergente, creare un legame tra le nostre generazioni, lasciare una traccia… Venne in studio e incise la sua maestosa ed elegante voce, tra l’emozione di tutti i presenti e i brividi del qui presente. Il risultato, è la cosa più bella che mi sia capitata di fare con la musica. Endrigo rappresenta per me (e per chi ne conosce l’opera), un monumento della canzone italiana, maestro di coerenza e poesia, che ha avuto il pregio di saper parlare con le canzoni, anche ai bambini.

I testi del tuo disco guardano con ironia alla società e a quello che la circonda. In questo periodo si parla molto del fenomeno 'cocaina', oltre ai casi di Elkann e Kate Moss. Ma se decidessi di comporre una canzone su questo tema come l'affronteresti?
Forse cercherei di raccontare il punto di vista di chi si trova accanto ad un cocainomane, cercherei di descrivere – anche con ironia – come ci si possa trasformare in un “Incredibile Hulk”, però molto molto più fragile…

Cosa dobbiamo aspettarci ancora da Simone? E quali sono i progetti di Rufus?
Nei miei progetti futuri c’è un EP di Rufus (5/6 tracce) e un disco tematico sulla follia. Ho in testa una marea di idee. Mi piacerebbe scrivere un libro di racconti, scrivere canzoni per altri… Per ora mi concentro sul mio spettacolo “CENTRO DI IGIENE MENTALE” , che mi vedrà in giro per un bel po’ di date, a cominciare dal 25 Novembre a La Palma di Roma.

Andrea Di Natale 2/11/2005 8.50




LE TAPPE DEL TOUR
GIOV. 17 NOVEMBRE - CREMONA - TEATRO TENDA
MERC. 23 NOVEMBRE - VERONA - ALTER EGO
VEN. 25 NOVEMBRE - ROMA - LA PALMA (live)
SAB. 26 NOVEMBRE - MILANO - ROLLING STONE (live)
DOM. 27 NOVEMBRE - FAENZA - MEI (premio artista rivelazione)
SAB. 3 DICEMBRE - LANUSEI - TEATRO COMUNALE
MERC. 7 DICEMBRE - PADOVA - BANALE (live)
SAB. 10 DICEMBRE - BERGAMO - MOTION (live)
MERC . 14 DICEMBRE - BOLOGNA - BLUIN CAFE’ (live)
VEN. 16 DICEMBRE - MANTOVA - GRAN CAFFE'
SAB. 17 DICEMBRE - ANCONA - BARFLY
01/01/2006 04:50
 
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Simone Cristicchi
Fabbricante di canzoni / Sony Bmg


di Gianni Santoro


Sono pazze queste teste ricce che fanno pop d’autore
Sempre pericoloso giocare con le parole. Fai lo spiritoso e rischi che ti prendano per un cretino. Fai un pochino più lo smielato e ti prendono per un cretino lo stesso.
Simone Cristicchi però non è un cretino. Sa raccontare storie vere, inventate, tristi o allegre infilando parole a raffica. Come fa Caparezza, ma anche Daniele Silvestri, Max Gazzè, Niccolò Fabi e gli altri cantautori usciti da Il locale di Roma, che Cristicchi frequentava con lo pseudonimo di Rufus.

Vorrei cantare come Biagio ha rallegrato più di un falò quest’estate, ma non è un fuoco di paglia. Studentessa universitaria ha dimostrato che quest’altra “testa riccia” sa cosa fare. Non solo: Fabbricante di canzoni è un ambizioso “meta-album”, un album che parla di come fare un album, con brani che magari piacciano alle radio e alle ragazzine (“mi chiamano pedofilo, sì, ma musicale”).
È nata una stella matta.
07/02/2006 05:53
 
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Simone Cristicchi festeggia compleanno e Dual Disc prima di Sanremo
Domenica 5 febbraio Simone Cristicchi ha festeggiato il suo 29° compleanno al The Place di Roma con un concerto speciale prima della sua partecipazione al festival di Sanremo, nel frattempo uscirà in Dual Disc il suo primo album "Fabbricante di canzoni"

Domenica 5 febbraio Simone Cristicchi festeggerà il suo 29° compleanno al The Place di Roma con un concerto speciale prima della sua partecipazione al festival di Sanremo, nel frattempo uscirà il suo primo album "Fabbricante di canzoni" in formato Dual Disc, il nuovo supporto di Sony BMG che permette di racchiudere in un unico disco contenuti audio e video ad altissima qualità.

Simone Cristicchi sta presentando in giro per la Penisola uno strano spettacolo di monologhi e canzoni, dal titolo “Centro di Igiene Mentale”. Accompagnato in formazione acustica da tre eccellenti musicisti (Andrea Rosatelli, contrabbasso; Davide Aru, chitarra e mandolino; Desirèe Infascelli, fisarmonica e glockenspiel) e prendendo in prestito dal suo maestro Giorgio Gaber la forma del Teatro-Canzone, Simone ci racconta i Matti che “stanno fuori” dal cancello (tutti noi), ma soprattutto le storie di quelli che si trovano all’interno del S.Eugenio, insieme a lui. Il tutto naturalmente condito dalle sue divertenti, irriverenti, e dolci canzoni , con l’aggiunta di qualche “chicca” di De Gregori, Gaber ed Endrigo. Dice Cristicchi: “…Preferisco i Matti, perché dicono sempre la verità in faccia e non accettano ricatti, nel bene e nel male rimangono fedeli a se stessi!” Nei suoi monologhi farneticanti e stralunati, si percepisce al contrario un invito alla lucidità, l’esortazione ad essere più sinceri con noi stessi e quindi con gli altri, un ritorno alla purezza dell’infanzia (“I Bambini sono come i Matti, e viceversa…”), l’elogio di quelle piccole ma importanti ribellioni quotidiane, che ci rendono più “veri”, e quindi più “vivi”.
Uno spettacolo spiazzante, divertente, provocatorio, ma anche commovente e capace di far riflettere il pubblico, sempre più vasto e affezionato; pubblico costituito sia da adulti che da bambini. Fatto abbastanza insolito che denota un personaggio “trasversale”, capace unire con la sua musica generazioni anche molto distanti tra loro.

Simone parteciperà inoltre al Festival di Sanremo 2005, nella sezione Giovani, con il brano "Che bella Gente".

Simone Cristicchi arriva al Festival dopo una stagione di successi tra pubblico e critica: la partecipazione a Sanremo sarà l’occasione per mettere sul mercato una nuova versione in formato DD del pluripremiato album “Fabbricante di Canzoni”. Di questo DD faranno parte tutte le tracce audio, enhanced e sorround 5.1 dell’album, incluso il brano con il quale Simone parteciperà al Festival, "Che bella gente". La ricca sezione video conterrà i videoclip di "Vorrei cantare come Biagio" e di "Studentessa Universitaria", un’intervista a Cristicchi e un contributo registrato durante una delle esibizioni LIVE della scorsa estate.


CONCERTI & EVENTI
15 Febbraio : Castel Raimondo (Camerino)
19 Febbraio : Genova - PalaMazda

13/02/2006 14:41
 
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Vorrei cantare come Simone Cristicchi

Simone Cristicchi ha una bella testa piena di idee e di capelli ricci e neri, due occhietti vispi ed ammiccanti dietro strani occhialetti da Nerd.
La sua faccia è simpatica, da intelligente autoironico, un'accoppiata di preziosi aggettivi che spesso portano lontano colui al quale si riferiscono.
Simone intanto un bel pezzo di strada l'ha fatta, non senza gavetta, non senza fatica, ma la sua è una carriera che vanta già alcune medaglie e si snoda su quella sottile linea di confine che sta tra l'impegno ed il divertimento e state certi che divertire senza uscire dalla buona canzone d'autore, non è cosa che riesca a tutti.

Artista Rivelazione 2005 al M.E.I. , Premio Gaber, Premio Carosone, Premio Rino Gaetano,Premio Internazionale delle Arti Leone d’Argento di San Marco ed ultimo, Miglior Album di Debutto 2005 Musica & Dischi, Cristicchi è uno degli artisti più decorati tra i nuovi nomi del panorama musicale italiano.

Le sue canzoni più famose, contenute nel suo primo album "Fabbricante di Canzoni", sono sicuramente Vorrei cantare come Biagio ( e l'idea, consentitemelo, era geniale) e Studentessa Universitaria ( premiata come miglior testo al Premio Musicultura 2005 ed anche con la Targa della Critica) ma già c'è una grande attesa per Che bella gente, il brano che Simone presenterà a Sanremo che stando a quanto dicono i pochi addetti che l'hanno ascoltata nel segreto delle prove non deluderà le aspettative dei fans dell'artista romano.
25/02/2006 03:07
 
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Torna in DualDisc Fabbricante di canzoni di Simone Cristicchi

Dal 28 febbraio sarà disponibile in tutti i negozi di dischi la nuova edizione di "Fabbricante di canzoni", l'album di debutto di Simone Cristicchi. In scaletta altri tre brani inediti, tra cui "Che bella gente", che l'artista presenterà a Sanremo.

Dal 28 febbraio sarà disponibile in tutti i negozi di dischi la nuova edizione di "Fabbricante di canzoni", l'album di debutto di Simone Cristicchi. I formati disponibili saranno CD singolo, CD album e DualDisc. Inoltre, dal 6 marzo, il CD album sarà distribuito anche in edicola, allegato a TV Sorrisi & Canzoni, al prezzo consigliato di € 12,90. Con l'aggiunta del brano del Festival di Sanremo 2006 "Che bella gente" e due inediti, "Cellulare e carta Sim" e "L'autistico", torna dunque in circolazione il fortunato album di debutto di Simone Cristicchi, pubblicato lo scorso settembre. Un esordio che ha mostrato subito quale fosse lo spessore celato dietro il brano tormentone che aveva messo in evidenza un personaggio così singolare: Simone non voleva solo "cantare come Biagio", quanto far capire che la sua vena umoristica e dissacratoria era figlia di una solida cultura teatrale e musicale fortemente votata alla tradizione della canzone d'autore. Questo repack è anche l'occasione per capire ancora di più come Simone Cristicchi sia capace di muovere le pedine della sua creatività in molteplici direzioni, tanto nella triste storia di un cellulare dimenticato in un cassetto, brano di struggente tenerezza, che ne "L'autistico", brano da prendere molto sul serio al di là dei suoi passaggi ad effetto comico: i protagonisti del suo "Centro di igiene mentale", lo spettacolo che ha portato in giro per l'Italia nella passata stagione, sono la più lucida e brillante metafora delle "follie" che noi "normali" manifestiamo nella nostra quotidianità, questa sì davvero distorta. I normali che si vantano del loro presunto equilibrio fatto di bassezze e meschinità: "Che bella gente" quella che ti pugnala alle spalle, che ti fa un mucchio di domande al solo scopo di cogliere i tuoi punti deboli per poi poterti colpire meglio. Simone Cristicchi oppone a tutto questo il candore acido delle sue parole difendendosi con l'eleganza che gli è propria.

Disponibile anche in versione DualDisc, "Fabbricante di canzoni" offre sul lato opposto a quello del normale cd (16 brani), ancora l'album in versione 5.1 e 4 tracce video: le due clip di "Vorrei cantare come Biagio" e "Studentessa universitaria", un'intervista e un live acustico di 15 minuti. Il cd singolo di "Che bella gente", in uscita sempre il 28 febbraio, comprende invece, oltre al brano in gara al Festival, la versione strumentale dello stesso, e "Angelo custode", sempre tratto da "Fabbricante di canzoni".
25/02/2006 14:04
 
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Come cantante demenziale (alla Elio) andrebbe bene,ma il suo problema è che non lo vuole essere...non farà molta strada




Dove può arrivare l'orizzonte
Quando una nazione nasconde
Le sue menti organiche in una cantina...scura e torva
Devono essere tutti molto ottusi...
28/02/2006 14:06
 
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SIMONE CRISTICCHI “FABBRICANTE DI CANZONI” Edizione Sanremo 2006
CD SINGOLO , CD ALBUM E DUAL DISC IN EMISSIONE IL 28 FEBBRAIO


Dal 28 febbraio sarà disponibile in tutti i negozi di dischi la nuova edizione di “Fabbricante di canzoni”, l’album di debutto di Simone Cristicchi.
I formati disponibili saranno CD singolo , CD album e DualDisc. Inoltre , dal 6 marzo, il CD album sarà distribuito anche in edicola, allegato a TV Sorrisi & Canzoni, al prezzo consigliato di € 12,90.

Con l’aggiunta del brano del Festival di Sanremo 2006 “Che bella gente” e due inediti, “Cellulare e carta Sim” e “L’autistico”, torna dunque in circolazione il fortunato album di debutto di Simone Cristicchi, pubblicato lo scorso settembre.
Un esordio che ha mostrato subito quale fosse lo spessore celato dietro il brano tormentone che aveva messo in evidenza un personaggio così singolare: Simone non voleva solo “cantare come Biagio”, quanto far capire che la sua vena umoristica e dissacratoria era figlia di una solida cultura teatrale e musicale fortemente votata alla tradizione della canzone d’autore.
Questo repack è anche l’occasione per capire ancora di più come Simone Cristicchi sia capace di muovere le pedine della sua creatività in molteplici direzioni, tanto nella triste storia di un cellulare dimenticato in un cassetto, brano di struggente tenerezza, che ne “L’autistico”, brano da prendere molto sul serio al di là dei suoi passaggi ad effetto comico: i protagonisti del suo “Centro di igiene mentale”, lo spettacolo che ha portato in giro per l’Italia nella passata stagione, sono la più lucida e brillante metafora delle “follie” che noi “normali” manifestiamo nella nostra quotidianità, questa sì davvero distorta. I normali che si vantano del loro presunto equilibrio fatto di bassezze e meschinità: “Che bella gente” quella che ti pugnala alle spalle, che ti fa un mucchio di domande al solo scopo di cogliere i tuoi punti deboli per poi poterti colpire meglio.
Simone Cristicchi oppone a tutto questo il candore acido delle sue parole difendendosi con l’eleganza che gli è propria.

Disponibile anche in DualDisc, “Fabbricante di canzoni” offre sul lato opposto a quello del normale cd ( 16 brani ), ancora l’album in versione 5.1 e 4 tracce video: le due clip di “Vorrei cantare come Biagio” e “Studentessa universitaria”, una intervista e un live acustico di 15 minuti.

Il cd singolo di “Che bella gente”, in uscita sempre il 28 febbraio, comprende invece, oltre al brano in gara al Festival, la versione strumentale dello stesso, e “Angelo custode”, sempre tratto da “Fabbricante di canzoni”.

[Modificato da zon@ venerdi 28/02/2006 14.11]

13/03/2006 05:01
 
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Simone Cristicchi
FABBRICANTE DI CANZONI (SANREMO 2006)

“Fabbricante di canzoni” è l’album d’esordio di Simone Cristicchi; salito alle luci della ribalta con il singolo “Vorrei cantare come Biagio”, Cristicchi ha partecipato al Festival di Sanremo 2006 con “Che bella gente”.
“Fabbricante di canzoni”, originariamente uscito nel 2005, viene ora ripubblicato in questa nuova versione, aperta dal brano di Sanremo, con altri due inediti (“Cellulare e carta SIM” e "L’autistico"); è disponibile anche nel formato Dual Disc: il lato DVD comprende l’intero album in formato 5.1, due videoclip, un’intervista e un live acustico di 15 minuti.

TRACKLIST:
“La bella gente”
“Senza”
“Studentessa universitaria”
“Vorrei cantare come Biagio”
“Fabbricante di canzoni”
“L’isola”
“Cellulare e carta SIM”
“La filastrocca della morlacca”
“Telefonata per l’estate”
“Ombrelloni”
“A samba’”
“L’autistico”
“Stupidowski”
“Sul treno”
“Angelo custode”
“Questo è amore”
13/03/2006 05:01
 
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Simone Cristicchi
FABBRICANTE DI CANZONI (SANREMO 2006)

“Fabbricante di canzoni” è l’album d’esordio di Simone Cristicchi; salito alle luci della ribalta con il singolo “Vorrei cantare come Biagio”, Cristicchi ha partecipato al Festival di Sanremo 2006 con “Che bella gente”.
“Fabbricante di canzoni”, originariamente uscito nel 2005, viene ora ripubblicato in questa nuova versione, aperta dal brano di Sanremo, con altri due inediti (“Cellulare e carta SIM” e "L’autistico"); è disponibile anche nel formato Dual Disc: il lato DVD comprende l’intero album in formato 5.1, due videoclip, un’intervista e un live acustico di 15 minuti.

TRACKLIST:
“La bella gente”
“Senza”
“Studentessa universitaria”
“Vorrei cantare come Biagio”
“Fabbricante di canzoni”
“L’isola”
“Cellulare e carta SIM”
“La filastrocca della morlacca”
“Telefonata per l’estate”
“Ombrelloni”
“A samba’”
“L’autistico”
“Stupidowski”
“Sul treno”
“Angelo custode”
“Questo è amore”
22/05/2006 13:57
 
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Simone Cristicchi, fabbricante di canzoni tour


Dopo Niccolò Fabi un altro importante appuntamento nel programma delle iniziative previste dall’Amministrazione Comunale ripana. Dopo la partecipazione all’ultima edizione del Festival di Sanremo (con il brano “Che Bella Gente” per BMGSony), Simone Cristicchi sarà impegnato per tutta l’estate 2006 con il tour che lo porterà a suonare in moltissime città italiane.

Il tour partirà proprio da Ripatransone dove il 31 maggio si terrà la data zero. Simone Cristicchi soggiornerà nel comune piceno dal 28 maggio al primo giugno, provando le canzoni dell’ultimo album all’interno del Palasport Comunale.

Simone Cristicchi è un cespuglio pensatore, nato nel 1977 e cresciuto ascoltando la musica e le canzoni di Franco Battiato, Ivano Fossati, Giorgio Gaber, Nick Drake, Lucio Battisti, Jeff Buckley,Vinicio Capossela, Syd Barrett, Fabrizio De André, Paolo Conte, Sergio Endrigo, Chico Buarque e Caetano Veloso.

Sicuramente, è conosciuto dai più per la canzone “Vorrei cantare come Biagio”, e poi con la malinconica “Studentessa Universitaria” (Premio Musicultura 2005 e Targa della Critica). Si auto-definisce un “Tormentone per Caso”! Infatti, il successo è arrivato inaspettatamente, come uno scherzo del destino, proprio con la canzone che denunciava in modo intelligente e ironico la mancanza di visibilità e attenzione da parte dei Mass Media e delle Case Discografiche.

Pluri-premiato dalla Critica (Artista Rivelazione 2005 al M.E.I., Premio Gaber, Premio Carosone, Leone D’Argento a Venezia, Premio Rino Gaetano, e Miglior Album di Debutto 2005-Musica & Dischi) il bizzarro personaggio riccio e occhialuto, dopo il "Centro di Igiene Mentale tour" portato in giro in primavera nei teatri, uno strano spettacolo di monologhi e canzoni, riprende la sua celebre valigetta 24 ore e porta sul palco le sue divertenti, dolci, provocatorie ed irriverenti canzoni con il Fabbricante di Canzoni Tour. Ma i suoi amici Matti, presentati in primavera nel Centro di Igiene Mentale torneranno sicuramente ad essere protagonisti sul palco tra una data e l'altra del Fabbricante di Canzoni.

Info e prevendite:
Ripatransone Iat tel 0735.99329
Grottammare Tabaccheria Marchionni tel 0735.581318
San Benedetto del Tronto Nuovi Orizzonti tel. 0735.588946
Costo: 10,00 euro
05/06/2006 18:45
 
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Intervista a Simone Cristicchi
Simone Cristicchi, fabbricante di canzoni
“Sono io, un fabbricante di canzoni” - Simone Cristicchi presenta in anteprima il suo nuovo tour.




Ripatransone, 2006-05-21 - Al Palasport di Ripatransone si è tenuta la data zero del “Fabbricante di canzoni tour “, la nuova tournée di Simone Cristicchi. Eclettico cantautore romano, Simone si è rivelato due anni fa a Macerata sul palco di Musicultura mentre la scorsa estate è arrivata la consacrazione del grande pubblico grazie al tormentone “Vorrei cantare come Biagio”.

Simone, è passato un anno da quel bagno di popolarità dovuto alla tua canzone: sono arrivati poi tanti premi della critica, l’uscita del tuo disco, la partecipazione a Sanremo e un tour molto interessante chiamato “Centro di igiene mentale”; come hai vissuto tutte queste emozioni?

Questo è stato davvero un anno intenso per me. Dall’esplosione della canzone in poi credo di aver provato le più grandi emozioni quando è uscito il mio disco “Fabbricante di canzoni” ( dopo otto anni di gestazione e di rinvii ), quando durante i concerti ho visto per la prima volta gente che sapeva a memoria i miei pezzi e sicuramente quando sono salito sul palco dell’Ariston a Sanremo.

In cosa differisce questo “Fabbricante di canzoni tour” dal “Centro di igiene mentale”, un tour invernale dove hai posto l’attenzione sul mondo dei cosiddetti “matti”?

Il “Centro di igiene” è uno spettacolo molto teatrale, impreziosito da monologhi e da riflessioni sul mondo dei “matti”, personaggi dai quali io credo ci sia molto da imparare. Per la stagione estiva invece abbiamo preparato questo spettacolo che, come dice il titolo, è tutto incentrato sulle canzoni, con tanto ritmo e tanta energia. Ho inoltre scelto di arricchire la scaletta con alcune cover molto note, rifatte però a modo mio: si va da “l’Italiano” di Cotugno in chiave rock a “Centro di gravità permanente” del maestro Battiato, da alcuni omaggi a Fossati ad una rilettura strampalata di “I will survive” di Gloria Geynor.

Come mi hai detto prima, il tuo cd è uscito dopo molti rinvii e dopo tanti sacrifici. Credo che ora invece avrai voglia di produrre quanto prima altro materiale da inserire in un secondo album. Ci puoi dare qualche anticipazione?

Diciamo che sto già scrivendo alcune nuove canzoni. Lo sto facendo fra una tappa e l’altra del tour e magari nelle tante serate ci sarà anche la possibilità di far ascoltare qualcosa di nuovo; voglio comunque prendermi tutto il tempo necessario per comporre nuove canzoni, non mi faccio prendere dalla fretta.

C’è una canzone nel tuo disco che riflette sulle logiche commerciali delle case discografiche che spesso impongono agli artisti di produrre canzoni estive ed orecchiabili infarcite dai soliti termini come “sole”, “sabbia”, “mare” ecc. La canzone in questione tu l’hai scritta, si chiama “Ombrelloni”, ma è piena di parolacce e termini forti quasi a boicottare queste esigenze di scrittura a comando. Credi che questa provocazione sia arrivata?

Sicuramente “Ombrelloni” vuole demolire lo stereotipo delle canzoni scritte a seconda delle stagioni. Negli anni passati mi sono sentito dire da molti discografici e direttori radiofonici che dovevo scrivere di temi leggeri e scanzonati, per arrivare al grande pubblico. Per protesta contro questo sistema ho scritto quella canzone, che molto probabilmente però non diventerà il singolo estivo…all’interno ci sono troppe parole “politicamente scorrette”, e se dovessimo operare un’autocensura la canzone si ridurrebbe ad un’unica successione di bip!
09/02/2007 09:53
 
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Cristicchi; dopo SanRemo esce "Dall'altra parte del cancello"
Da un paio d'anni il caso Cristicchi, prima confinato all'ambito capitolino, è diventato nazionale, rinfrescando l'immagine di covo del pop d'autore della città in precedenza rilanciata dalla generazione di Max Gazzè, Niccolò Fabi e Daniele Silvestri. Il primo colpo venne dai surreali tormentoni «Vorrei cantare come Biagio» e «Studentessa universitaria», che 2005 imposero le chiome fuori misura e il senso dello humour di Simone all'attenzione dei network. Era l'inizio di una carriera dal doppio profilo: da una parte i lustrini del Festival di Sanremo, cui avrebbe partecipato nel 2006 con «La bella gente» e dove si accinge a tornare quest'anno per proporre la nuova «Ti regalerò una rosa», sull'altro lato della medaglia l'impressionante collezione di riconoscimenti ottenuti dalla critica, cui non par vero di avere trovato una mina vagante in grado di far rivivere nella canzone nostrana la strafottente tendenza all'assurdo intelligente ereditata dal compianto Rino Gaetano. L'ultimo premio ricevuto dal ragazzo è anche il più prestigioso, l'ambita Targa Tenco conferitagli per il disco «Fabbricante di canzoni», eletto a migliore opera prima del 2006 e tuttora unico album della sua carriera.

Simone Cristicchi pubblicherà a inizio marzo il suo secondo cd "Dall'Altra Parte Del Cancello".

Abbinato al disco anche un dvd con un documentario scritto e diretto dal cantautore romano, che riprende i momenti salienti del suo spettacolo "Centro Igiene Mentale", si tratta di uno show che tocca temi come l'emarginazione e le diversità sociali con monologhi scritti dallo stesso Cristicchi e brani a tema.

Il docu-film racconta anche la situazione degli ex-manicomi italiani, dove l'artista romano ha presentato il suo spettacolo realizzato in collaborazione con altri importanti artisti come Caparezza, Niccolò Fabi e Pier Cortese.
02/03/2007 16:39
 
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Simone Cristicchi Simone Cristicchi nasce a Roma nel 1977 nel popoloso e popolare quartiere Tuscolano, nei pressi di Cinecitta’. Con lui cresce il suo cespuglio di capelli sotto il quale maturano parallelamente la passione per il disegno e il fumetto ( è stato allievo del grande Jacovitti ), e un amore autentico per la canzone d’autore e non solo italiana: infatti oltre a Franco Battiato, Ivano Fossati, Giorgio Gaber, Lucio Battisti, Sergio Endrigo, Paolo Conte, Fabrizio De Andre’, Vinicio Capossela, l’adolescente Simone ascolta Chico Buarque, Caetano Veloso, Nick Drake, Jeff Buckley e Syd Barrett inquieta anima dei primi Pink Floyd.

Nel 1998, a 21 anni, il nome di Simone Cristicchi inizia a circolare tra gli addetti ai lavori e nell’estate incontra il suo produttore Francesco Migliacci. Per la sua profonda conoscenza del repertorio e della poetica di Jeff Buckley, il cantautore americano morto nel 1997 in circostanze drammatiche come il padre, il leggendario Tim Buckley, Simone viene invitato ad esibirsi nel 1999 a Milano in una serata tributo insieme a Morgan dei Bluvertigo e Cristina Dona’.

Nel settembre del 2003 vince a Crotone il Cilindro d’ Argento, premio per cantautori emergenti nell’ambito del Festival “Una casa per Rino” dedicato a Rino Gaetano nella sua citta’ natale. Da qui inizia, al seguito dei CiaoRino, ottima cover band romana del cantautore del “nonsense”, una intensa attivita’ live destinata a continuare con Max Gazze’, Niccolo’ Fabi, Marlene Kuntz, artisti dei quali apre i rispettivi concerti.

Il 2005 e’ l’ anno dell’ affermazione: in gennaio la firma del contratto discografico con Sony Bmg; ad aprile l’uscita del fortunatissimo singolo “Vorrei cantare come Biagio” (e relativo video realizzato da Gaetano Morbioli), anticipata dall’anteprima che lo stesso Biagio Antonacci – intelligentemente – decide di offrire il 12 aprile al giovane Simone cedendogli il palcoscenico del Palalottomatica di Roma per questa curiosa canzone “presa in giro” che in realta’ e’ un ironico e raffinato j’accuse ai meccanismi dell’industria discografica.

La canzone arriva rapidamente nelle zone alte della classifica radiofonica e di vendita dei singoli: si aprono le porte del Festivalbar, e dopo quattro esibizioni arriva, di fronte ad una platea immensa, la serata finale del 14 settembre all’ Arena di Verona in diretta televisiva.

Nel corso del 2005 arriva una vera e propria pioggia di premi e riconoscimenti: vince il Premio Musicultura ( gia’ Premio Recanati ) e anche la Targa della critica con il brano “Studentessa universitaria” che verrà inserito nell’album di debutto; e’ tra i vincitori del Premio Giorgio Gaber nell’ambito del Festival del Teatro Canzone di Viareggio. Vince ancora il Premio Carosone come migliore canzone ironica; si rivela “artista dell’anno” nel Festival “Dallo Sciamano allo Showman” ( Premio Renzo Bigi Barbieri); vince, nell’ordine, il Premio Nielsen, il Premio Charlot ( migliore canzone comica), il Premio Mei (Artista rivelazione ), il Premio Internazionale delle Arti Leone d’Argento di San Marco, il Premio della critica di Musica e Dischi, il Premio Lunezia ed ultima arrivata la Targa Tenco.

Il 23 settembre, preceduto dal secondo singolo “Studentessa universitaria”, momenti di vita e solitudine di una “fuori sede” descritti con grande sensibilita’, esce il primo album “Fabbricante di canzoni”.

Simone ha finalmente modo di rivelare, in una generosa manciata di canzoni di immediata comunicazione, le sue due anime: quella gia’ nota, irriverente, ironica, e quella intima, poetica, osservatrice dei sentimenti, diretta erede della sua formazione legata alla grande canzone d’autore. Una appartenenza che nel disco si dichiara a livelli altissimi nel duetto con Sergio Endrigo “Questo e’ amore”, una emozione pura firmata dal grande artista istriano che purtroppo scompare prima di potersi riascoltare nel disco di questo giovane intelligente che ha la rara qualità di essere autenticamente trasversale in senso generazionale. Nel disco compare anche, nella ghost track, il suo alter ego Rufus, creatura orribile che si impossessa del Cristicchi “buono” e romantico per rivelarsi in tutto il suo cinismo e malvagita’. Il personaggio talvolta irrompe, non atteso, negli spettacoli di Simone: un Mr.Hide comico, fantasma di un palcoscenico che Simone domina a meraviglia.

“Fabbricante di canzoni” riceve critiche lusinghiere in Italia e all’estero, tra cui una in particolare, quella del settimanale americano “Stylus Magazine” che, selezionato il disco come “album of the week” ( non accadeva dal 2003 per un disco italiano), così si esprime attraverso la recensione del critico Edward Oculicz: “Mentre la maggior parte degli artisti ha bisogno di guest-DJ, di un guest-rapper o di una sezione di archi per diversificare la musica ed introdurre un elemento di novità, Simone Cristicchi sembra creare entrambe queste cose praticamente dal nulla, attingendo dal folk, dal rap, dallo swing, dalle radio fm, dalle radio pop ed anche da ballate non sdolcinate e con leggero e spensierato abbandono, per realizzare uno dei più originali ed affascinanti album di debutto di cui si ha memoria recente. E realizza tutto ciò essenzialmente con una chitarra ed una fisarmonica, sintomo questo di inventiva, se non di genialità. Il pop mediocre di tutto il mondo trova facile successo nelle classifiche italiane. Se ci fosse giustizia, questo sublime ed originale pop trascenderebbe la lingua e scalerebbe le classifiche di tutto il mondo. Se così non sarà, sarà un vero peccato. Simone Cristicchi è un talento sorprendente il cui cammino artistico sarà interessante e divertente tenere sott’occhio se la consistente qualità di “Fabbricante di canzoni” avrà un qualche seguito”.

Al di là dei Festivalbar, delle suonerie scaricate a centinaia di migliaia e dei premi, parallelamente cresce la fama del Simone Cristicchi comunicatore. Il 17 ottobre è a Cinecittà Campus, la “palestra dello spettacolo” promossa da Cinecittà Entertainment e Maurizio Costanzo per un incontro con gli allievi dell’accademia. Poco più di un mese dopo inizia una sorta di mini tour in varie Università Italiane (Catania, Arezzo, Bologna, Perugia) iniziando da Roma dove è invitato dalla Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università La Sapienza per una lezione dal titolo “L’anima dei poeti. Quando la canzone incontra la letteratura”, una bella occasione di confronto con una platea di studenti che lo sommergerà di domande sul come nasce un testo di successo, da dove arriva l’ispirazione, come ha elaborato la sua passione per la canzone d’autore.

Il 2006 si apre nel segno di un maestro incontrato e perso troppo presto: Sergio Endrigo. Quel maestro che Simone si è già trovato ad omaggiare in ottobre a Domenica In con una sua bellissima versione di “Io che amo solo te”. L’11 gennaio Simone Cristicchi è infatti sul palcoscenico della Sala Sinopoli dell’Auditorium di Roma per la serata tributo al grande artista per cantare “Questo è amore”, la “loro” canzone. Simone è nel cast stellare della serata insieme a Gianni Morandi, Ornella Vanoni, Gino Paoli, Morgan, Sergio Cammariere, Tetes de Bois, Nada, Mariella Nava, Renato Zero, Roberto Vecchioni con Patrizio Fariselli, Bruno Lauzi, Marisa Sannia.

Così arriva al Festival Simone Cristicchi, il “caso” Simone Cristicchi, la “rivelazione” Simone Cristicchi, il “tormentone” Simone Cristicchi ( “tormentone sì, ma per caso”, precisa lui ), il pluripremiato Simone Cristicchi. Ci arriva idealmente con quella sua valigetta da commesso viaggiatore, quasi fosse una delle tante tappe della sua lunga tournée che dalla scorsa estate colleziona successi in tutte le città italiane. Ma che si tratti di folle oceaniche o delle attente platee di piccoli locali, teatri, università, questo cantautore che mette in scena i paradossi della vita, o forse questo bizzarro attore prestato alla canzone, si mette a parlare/cantare nel suo modo stralunato eppure tremendamente lucido. Lo farà anche sul palcoscenico del Teatro Ariston dove porta “CHE BELLA GENTE ”, una canzone scritta insieme ad una sorta di alter ego femminile (anche nel nome: Simona Cipollone), nata nel clima del suo spettacolo a metà tra teatro e canzone ( evidente il riferimento ad uno dei suoi grandi maestri, Giorgio Gaber ) “Centro di igiene mentale”. E così come lo spettacolo è spiazzante, divertente e provocatorio, anche questa canzone lo è con una direzione obbligata: quella di far riflettere. Che bella questa gente che capisce tutto e che ha pistole con proiettili di malignità…questa gente che ti fa un mucchio di domande per usarle poi contro di te…questa gente che aspetta soltanto un tuo passo falso…Ma chi è questa “bella gente” ? I “normali”, naturalmente, tutti noi. Allora meglio “i matti che dicono quello che pensano e non accettano ricatti e compromessi e non si confondono con gli altri/ nel bene e nel male rimangono se stessi”. Puro Cristicchi style.

Archiviata – ma solo per il momento – la prima esperienza sanremese, Simone Cristicchi continua per i primi mesi del 2006 il suo tour teatrale che, data dopo data, fa diventare sempre più conosciuti i protagonisti dei monologhi e delle canzoni del suo spettacolo dal forte impatto civile e sociale. Persone incontrate realmente nel corso di diverse esperienze di volontariato, altrettante voci del disagio mentale e della vita manicomiale, portatori “sani” di una sensibilità esasperata, talvolta disperata, quanto tenerissima. Queste le parole di Cristicchi: “Centro di Igiene Mentale” è per me una vera "Nave dei Folli" alla deriva, in continuo mutamento, e me la vedo viaggiare fortunatamente senza destinazione alcuna…”. Persone, non pazienti, che sono anche al centro di un documentario sugli ex manicomi ideato sempre da Simone, ma soprattutto del libro “Centro di Igiene Mentale” che Mondadori pubblica in questi giorni di febbraio 2007: un esordio narrativo brillante basato su testimonianze “dirette”, su poesie e lettere mai spedite (spesso censurate), su documenti preziosi, alcuni dei quali risalenti ai primi del 1900, che ancora oggi mantengono una straordinaria umanità e attualità.

In estate riprende il tour “Fabbricante di Canzoni” legato all’album di esordio che a fine anno porta al suo autore l’ennesimo riconoscimento da aggiungere al suo medagliere: la prestigiosa Targa Tenco 2006 per il miglior album di debutto votata in modo quasi plebiscitario dalla numerosa giuria di giornalisti.

Arriviamo così al presente, a questa 57° edizione del Festival di Sanremo dove Simone presenta “Ti regalerò una rosa”. Una canzone non canzone in forma di lettera lacerante e commovente, microstoria di quel microuniverso della follia che tanto lo appassiona. Capolavoro senza tempo, brivido che non ci verrà risparmiato.
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