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Reinas (film)

Ultimo Aggiornamento: 04/01/2006 19:29
07/12/2005 12:47
 
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NOZZE GAY E RISATE: UN FILM GIÀ CONTESTATO
«Reinas», proteste anche su Internet

La commedia spagnola nelle nostre sale durante le festività

Per tre giorni cinque madri sull'orlo di una crisi di nervi, ma soprattutto per uno sciopero dei cuochi, nella commedia almodovariana di nozze omosex Reinas di Gomez Pereira, uscito in Spagna in aprile sull'onda della legge sui matrimoni gay: 500.000 spettatori e nessuna polemica. Da noi il film sarà lanciato dalla Lucky Red il 23 dicembre «anche con una leggera provocazione natalizia», dice Andrea Occhipinti che l'ha prodotto e lo distribuisce. Ma già ieri i poster del film a Roma sono stati imbrattati con scritte anti Zapatero e sono apparsi alcuni siti in cui si lancia una petizione per la messa al bando del film (che nessuno ha ancora visto) infiammati dall'attualità dei matrimoni gay da ieri leciti anche in Inghilterra. Il sito dell’associazione Famiglia Italiana freme di sdegno e invita a firmare contro la crisi della morale: «indecente commedia», «scontro di valori», «censura col paraocchi». Le reazioni sono, come dire, bipartisan: ci sono quelli che si uniscono all'allarmato invito (coniata anche la formula «Famiglie, non PACSate!») per dire che le debolezze umane non hanno fondo. E quelli che rispondono per le rime: «Auguri e figli trans», o con un verso di Fabrizio De Andrè o recuperando l'aggettivo politico («Fascisti!»). Infuria un marketing mediatico.

In Reinas - omaggio alle attrici e alle madri regine della cultura gay - le protagoniste sono cinque madri (tra cui Carmen Maura, Veronica Forquè, Mercedes Sampietro e Marisa Paredes) i cui figli gay stanno per sposarsi: una è giudice e pronuncerà, pur non convintissima, la formula di rito; un'altra ha un albergo gay e ci specula con gusto; a quella argentina interessa il buon partito; una è ninfomane e riuscirà a farsi anche il futuro genero, provocando un tentato suicidio; l'ultima è diva di Almodòvar, figurarsi, teme solo il salto sociale. «E' una commedia brillante che riflette una situazione di fatto. Nella scena finale c'è un matrimonio multiplo omosessuale con gay e lesbiche e molte delle comparse non erano lì per caso» dice Occhipinti. Polemiche prevenute? «Non credo che le petizioni morali generiche corrispondano al pensiero della maggior parte degli italiani ma solo di gruppi radicali e anacronistici come talvolta rischia di sembrare la Chiesa. Credo che dia fastidio proprio il fatto di considerare il matrimonio gay non una tragedia ma un pezzo di vita, che il film riflette nelle ansie comuni: pure Elton John ha annunciato ieri anche le sue nozze, la società va avanti, è gente che si vuole integrare. Perché boicottarli?».

Aggiunge l'autore: «Il film è opportuno, non opportunista, l'avevamo pensato prima che passasse la legge. Non vogliamo sfiorare la politica, ma la gente è pronta ai cambiamenti». Sul set nessun problema per gli attori. L'unico che aveva qualche dubbio è l'argentino Daniel Hendler preoccupato di dover indossare piume e penne: quando gli hanno detto che doveva solo stare in mutande (firmate) sul letto col fidanzato, si è tranquillizzato. Certo, i baci schioccano puntuali al momento del «sì»: è pur sempre un matrimonio.
13/12/2005 10:07
 
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REINAS- IL MATRIMONIO CHE MANCAVA
Non è una pellicola militante. E' una classica commedia, con dialoghi frizzanti e maliziosi, dove si ride tanto soprattutto per le situazioni sempre al limite che creano le cinque madri tutte "sull'orlo di una crisi di nervi".

Le Reinas del titolo sono cinque madri i cui figli stanno per convolare a nozze: il fatto insolito è che i loro ragazzi sposeranno i rispettivi compagni dello stesso sesso. Sono tre le coppie di ragazzi pronti per l'altare, sei i genitori coinvolti, di cui cinque mamme e un padre vedovo. Il film ruota intorno alle cinque reinas (iperprotettive, affariste, ninfomani, ansiogene) nei tre giorni precedenti il matrimonio. Cinque personalità e molte storie che si incorciano: la ricca infastidita dal pensiero che il suo rampollo sposi un ragazzo molto più povero; la proprietaria d'albergo che capìtalizza la scelta sessuale del figlio organizzando il banchetto nuziale collettivo; la ninfomane che si butta in una relazione anche col futuro genero; una giudice spaventata dal pensiero che il figlio rimanga deluso (quanto lei) dalla vita matrimoniale e infine un'argentina chioccia che si installa a casa del suo "bambino" e del fidanzato. Il film racconta i preparativi, gli inviti ai parenti ed agli amici gay ed eterosessuali, le ansie e i piccoli, inevitabili,incidenti fino al giorno delle nozze.

Un film pre-Zapatero ci tiene a precisare il regista spagnolo Gòmez Pereira, in quanto, scritto e pensato prima che il premier spagnolo approvasse la legge per i matrimoni gay. Il cast è di attori e attrici molto noti in Spagna e tutti bravi: tra questi, Daniel Hendler (premiato al Festival di Berlino come miglior attore per L'abbraccio perduto) e le due lady from Almodòvar Marisa Paredes e Carmen Maura. Quest'ultima è pronta a vivere una seconda giovinezza cinematografica ed è coprotagonista anche del nuovo film di Almodòvar, Volver, con cui ha fatto pace dopo anni di freddo.
13/12/2005 10:10
 
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Distribuzione: Lucky Red
Durata: 90'
Regia: Manuel Gomez Pereira
Con: Marisa Paredes, Betty Ana Blum, Carmen Maura Genere: Commedia


13/12/2005 10:39
 
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Ecco com'è stato accolto il film in Italia



13/12/2005 10:57
 
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pensa che nelle sale italiane in realtà deve ancora sbarcare
13/12/2005 11:08
 
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Re:

Scritto da: zon@ venerdi 13/12/2005 10.57
pensa che nelle sale italiane in realtà deve ancora sbarcare


infatti come dice il cartello, arriverà il 23 dicembre



23/12/2005 13:57
 
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da oggi nelle sale
23/12/2005 13:58
 
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REINAS-IL MATRIMONIO CHE MANCAVA
Chi meglio di Pier Paolo Pasolini avrebbe potuto descrivere la figura materna dall'angolo visuale di un figlio, per giunta omosessuale? Nei versi brutali e struggenti de La Ballata delle Madri, che aprono la bella raccolta Poesia in forma di rosa (edita presso Garzanti), lo scrittore friulano celebrava così "il più gran bene di un uomo": «… Madri feroci, intente a difendere / quel poco che, borghesi, possiedono, / la normalità e lo stipendio, / quasi con rabbia di chi si vendichi / o sia stretto da un assurdo assedio. […] È cosi che vi appartiene questo mondo: / fatti fratelli nelle opposte passioni, / o le patrie nemiche, dal rifiuto profondo / a essere diversi: a rispondere / del selvaggio dolore di esser uomini.»

Anche in Reinas le madri sono le protagoniste della vicenda: intolleranti e feroci, inflessibili e vili, egoiste e servili, si barcamenano tra ansie, inquietudini e mille altre difficoltà – reali o fittizie – all'approssimarsi delle nozze dei propri figli. A dir la verità si può concedere alle dette signore il beneficio di un certo nervosismo, dal momento che i rispettivi rampolli stanno per essere "impalmati" da altrettanti giovanotti dello stesso sesso: insomma, le coppie così composte inaugureranno la stagione dei matrimoni gay nella cattolicissima Spagna!

Ecco le cinque "regine" del film, cinque personalità ben definite e ancor più storie che s'intersecano in un turbinio di coincidenze, equivoci e colpi di scena. Nuria (Verónica Forqué), è una donna affetta da una strana ninfomania che la condurrà nel letto del futuro genero; Reyes (Marisa Paredes), è più preoccupata per la sua carriera di attrice che per lo sposalizio di suo figlio, invece, Magda (Carmen Maura), è la proprietaria di un albergo a vocazione gay ossessionata dagli affari, mentre la consuocera Ofelia (Betty Ana Blum), è una madre protettiva e invadente capace di abbandonare il suo ristorante in Argentina per installarsi in casa del ricco compagno di suo figlio a Madrid. In ultimo, Helena (Mercedes Sampietro), un giudice che vorrebbe evitare al figlio le delusioni della vita di coppia, ma che alfine sarà destinata a celebrare i primi venti matrimoni tra omosessuali nel paese iberico.

Visto il gran numero di personaggi e caratteri che affollano la messinscena (tutti bravissimi), la storia si distingue come una commedia corale di stampo classico, in cui forti richiami vengono esercitati dai recenti successi inglesi come Quattro matrimoni e un funerale, Il diario di Bridget Jones o Love Actually, e specialmente, dal cinema di Almodòvar, e non solo a causa della presenza tra le interpreti di alcune delle sue "muse". Difatti, Reinas possiede il dono di divertire con ritmo e leggerezza, mediante dialoghi effervescenti scaturiti dalle numerose nevrosi dei protagonisti in un contesto quale quello matrimoniale, tradizionalmente ricco di spunti e situazioni che inducono al riso gli spettatori.

Un tempismo straordinario quello del regista Manuel Gomez Pereira vista la recentissima approvazione delle aggiunte al Codice Civile spagnolo che estendono i diritti in materia di matrimonio a tutte gli individui consenzienti senz'alcuna distinzione d'ordine sessuale. Pereira, tuttavia, tiene a precisare che il film è stato scritto e pensato molto tempo prima che il premier Zapatero facesse ratificare questa legge. Anche in Gran Bretagna da questi giorni decorre la stessa possibilità per tutti i cittadini del regno, tant'è che Elton John ha prontamente celebrato il proprio matrimonio con lo storico compagno David Furnish a Windsor, nella stessa sala comunale dove si sono sposati Carlo e Camilla, in uno sfarzo e una partecipazione degna dei reali inglesi.

A questo punto, verrebbe da chiedersi cosa accadrà in Italia nei prossimi mesi, se non si conoscesse già la risposta. La presenza ingombrante della Chiesa (intransigente con gli omosessuali, ma tollerante con i pedofili che la popolano) e il ruolo del nostro governo che definire "conservatore" equivarrebbe a riconoscerlo tra quelli civili, sta precipitando il paese in un nuovo, preoccupante, Medioevo. E non è tutto. In occasione dell'uscita di Reinas durante le feste natalizie, una sedicente organizzazione omofoba - che evitiamo di nominare - e che associa i genitori "umiliati di avere figli gay", ha lanciato sul proprio sito una campagna per la censura del film.

Andrea Occhipinti, coproduttore della pellicola con la Lucky Red, e presente in un piccolo cameo nel film, in una recentissima intervista ha preso una chiara posizione in merito alla questione ricordando che la società si modifica e si evolve a dispetto di quelli che non l'accettano. Inoltre, sostiene ancora Occhipinti, Reinas è una commedia che disegna una nuova tipologia familiare. E che sostiene il diritto degli omosessuali a possedere una famiglia, perché essa è "il luogo degli affetti e del reciproco scambio di attenzioni e aiuti".
03/01/2006 23:35
 
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REINAS. LE STRANE MAMME DEI GAY
Film di rara inconsistenza problematica, infarcito dei più triti stereotipi sulla vita ed i comportamenti degli omosessuali, mostrati come incapaci di sentimenti profondi, attenti solo al look
Primecinema. "Reinas" di Manuel Gomez Pereira, con Carmen Maura e Marisa Paredes Le strane mamme dei gay "Reinas" è stato scritto e girato quando i matrimoni fra persone dello stesso sesso non erano ancora possibili legalmente. Tuttavia il film di Manuel Gomez Pereira ha delle ottime chances per diventare manifesto e bandiera dei matrimoni gay nella Spagna di Zapatero. Basti pensare alla sequenza finale in cui una ventina di coppie si sposano in una cerimonia collettiva ad esclusivo beneficio di un'orgia di televisioni. A dire il vero ho l'impressione che i più avveduti e intelligenti dei gay non ameranno molto questo film di rara inconsistenza problematica, infarcito dei più triti stereotipi sulla vita ed i comportamenti degli omosessuali, mostrati come incapaci di sentimenti profondi, attenti solo al look, desiderosi di gratificazioni esteriori e basta. Nessuno rimpiange i tempi duri e bui quando gli omosessuali dovevano soffrire e nascondersi. Mi sia concesso però rimpiangere il cinema di Almodovar, la sua passione e il suo gusto per una trasgressione pura e dura senza tanti fronzoli e cicisbei, oppure le sue commedie, in primis l'impareggiabile "Donne sull'orlo di una crisi di nervi", che, a ben guardare, forse è il modello cui si è ispirato Gomez Pereira. Una volta detto che le coppie gay, in termini di resa cinematografica, non hanno portato bene al film, val forse la pena di fare un discorso più cinematografico e dire che il tentativo di inserire la vicenda dei matrimoni omosessuali nel classico contesto della commedia brillante non è riuscito bene: l'impasto non è levitato ed il film è nel complesso alquanto moscio. Cerchiamo dunque le "femmes" : il bello del film sta nei personaggi femminili, nelle "reinas" (regine), le mamme dei rampolli che vogliono convolare a giuste nozze gay. Il merito è dell'interpretazione di alcune magnifiche attrici capeggiate dalla "veterana" Carmen Maura nei panni di Magda, una donna in carriera, proprietaria di una catena di hotel e madre di un etereo, biondissimo architetto d'interni, fidanzato con un istruttore di body building. Il ruolo di Ofelia, la super-invadente madre di quest'ultimo è affidato a Bettiana Blum, un'attrice argentina. L'altra star del film è Marisa Paredes, Reyes, una ricca attrice il cui figlio vuole sposare il figlio del giardiniere di casa. Poi c'è Mercedes Sampietro, Helena, un giudice che rischia di dover sostituire un collega e celebrare il matrimonio del secolo, se si esclude Elton John, beninteso. Ma il personaggio più gustoso è quello di Nuria (Veronica Forqué), una sensualona psichicamente instabile. Ogni tanto nel gran viavai di personaggi si produce qualche divertente intreccio e nascono gli equivoci tipici della commedia. Allora ci si diverte. Peccato che duri poco. Fausto Bona "Reinas", di Manuel Gomez Pereira, con Carmen Maura, Marisa Paredes, Veronica Forqué e Bettiana Blum. Allo Studiometropol. Voto: 6 e mezzo.
04/01/2006 06:50
 
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lo voglio vedere
04/01/2006 11:29
 
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Re:
l'ho cercato inutilmente per tutti i cinema e multisale d'abruzzo.
a roma lo danno solo in tre sale.... te credo, sono tutte infestate da boldi-de sica e pieraccioni.
ma perchè su 100 cinema 90 trasmettono solo due film e nessuno reinas?
a che servono le multisale se non forniscono un'ampia gamma di scelta nei film da vedere? che schifo... che schifo [SM=x432719]



04/01/2006 13:41
 
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Re: Re:

Scritto da: GayAbruzzo 04/01/2006 11.29
l'ho cercato inutilmente per tutti i cinema e multisale d'abruzzo.
a roma lo danno solo in tre sale.... te credo, sono tutte infestate da boldi-de sica e pieraccioni.
ma perchè su 100 cinema 90 trasmettono solo due film e nessuno reinas?
a che servono le multisale se non forniscono un'ampia gamma di scelta nei film da vedere? che schifo... che schifo [SM=x432719]



vieni a milano a trovarmi, qui c'è.
04/01/2006 13:43
 
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Re: Re: Re:

Scritto da: zon@ venerdi 04/01/2006 13.41


vieni a milano a trovarmi, qui c'è.


ma è giusto secondo te? che su una 50ina di sale totali in abruzzo, NESSUNA DICO NESSUNA programmi Reinas? [SM=x432720]



04/01/2006 14:08
 
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Re: Re: Re: Re:

Scritto da: GayAbruzzo 04/01/2006 13.43

ma è giusto secondo te? che su una 50ina di sale totali in abruzzo, NESSUNA DICO NESSUNA programmi Reinas? [SM=x432720]


fai il bravo cittadino e scaricatelo da internet :Sm22:




Dove può arrivare l'orizzonte
Quando una nazione nasconde
Le sue menti organiche in una cantina...scura e torva
Devono essere tutti molto ottusi...
04/01/2006 19:29
 
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Re: Re: Re: Re:

Scritto da: GayAbruzzo 04/01/2006 13.43

ma è giusto secondo te? che su una 50ina di sale totali in abruzzo, NESSUNA DICO NESSUNA programmi Reinas? [SM=x432720]



ovviamente no, era ironia
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