Gravina a Tgcom: "Nella serie Pompei"
Presto aggiungerà anche un ruolo da cattiva alla sua lista di personaggi che hanno attraversato trasversalmente cinema, televisione e teatro. "Interpreterò una donna di rango, frustrata, cospiratrice e vendicativa", anticipa Vanessa Gravina a Tgcom rivelando il suo ruolo nella nuova fiction Mediaset, Pompei, ieri, oggi e domani di cui sono finite da poco le riprese in Bulgaria. "E' un personaggio moderno che si riscatterà con la morte".
Ha appena finito di girare la nuova fiction per Canale5 Pompei, ieri, oggi e domani, di Guido e Maurizio De Angelis. Interpreta per la prima volta un personaggio negativo.
Per me è stato un ruolo accattivante, perché interpreto una donna cattiva, ma soprattutto infelice. Le riprese, durate tre mesi, sono state effettuate in Bulgaria. Io sono una donna di rango, soggiogata dal fratello, il console di Pompei a cui dà il volto Luca Ward. Il quale mi impone un uomo che non amo, e finisco per macerarmi in una frustrazione continua che inevitabilmente sfogo cercando di far pagare la mia infelicità a chi mi sta intorno. Il mio è un personaggio shakespeariano, alla morte arriva una forma di riscatto. Abbiamo girato tutto in inglese, nel cast ci sono molti attori non italiani.
Lei ha cominciato da piccola la sua carriera. L'esordio nel cinema è avvenuto all’età di dieci anni in Colpo di fulmine: sente di aver vissuto una vita da bimba prodigio, segnata da privazioni?
Hanno sempre cercato di affibbiarmi questa etichetta da infanzia bruciata. All'inizio, è logico, sono stata portata per mano, poi però ho preso gusto al mio lavoro.
Se tornasse indietro quali passi non rifarebbe più?
Cercherei di essere meno impulsiva, io sono un tipo sempre con la quinta ingranata. Diciamo che ci sto lavorando sopra per migliorare.
A diciassette anni il teatro con Ibsen, al Piccolo di Milano. A teatro ci ritornerà con Buonasera signorina Giulia.
Sì, era un progetto in cantiere già da due anni, nel 2006 è previsto il debutto. Si tratta di un lavoro ironico sul rapporto a due, ispirato all'opera del norvegese Strindberg.
Ha avuto successo il suo personaggio in Gente di mare al fianco di Crespi. Se lo aspettava?
Inaspettato, devo dire. Per tutti. Si sta parlando di una seconda serie, lo saprò a gennaio se il progetto decollerà ufficialmente. Sono comunque molto soddisfatta.
Secondo lei cosa manca alla fiction di oggi?
Ci sono forse troppi personaggi stereotipati, preconfezionati: preti, avvocati difensori. C'è bisogno di osare e uscire fuori dagli schemi, questo sì. Sono un po' carenti i soggetti.
Le squilla il telefono ora: quale regista vorrebbe ci fosse dall'altra parte della cornetta?
Ridley Scott. Anche perché c'è stato un periodo della mia carriera in cui ho sfiorato di lavorarci insieme e ora mi piacerebbe riprendere il discorso. Lo adoro dai tempi di Blade Runner. Non posso più dire Kubrik.
Le capita mai che Vanessa donna e Vanessa personaggio si sovrappongano nella vita di tutti i giorni?
Quasi sempre direi. Tanti mi dicono spesso: parli come Valentina Cortese, con la voce impostata. E' un difetto di fabbricazione, ma con un po' di impegno si riesce a staccare dai personaggi interpretati.
Esprima un desiderio per il 2006.
Mi auguro che nella vita Vanessa Gravina abbia quello che ha avuto sul piano professionale. Chi deve capire, capisca. Sono sulla strada buona, però...