19/02/2006 01:08 |
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«Considerato che per le persone omosessuali e transessuali, oltre alla grave incertezza e precarizzazione del mercato del lavoro oggi in Italia, si aggiunge ancora troppo di frequente un vissuto di limitazioni e discriminazioni legate al pregiudizio e all’ignoranza che penalizzano ulteriormente i lavoratori e le lavoratrici, […] i delegati e le delegate del Congresso impegnano la CGIL a essere, nei luoghi di lavoro e non solo, soggetto concreto di abbattimento del pregiudizio culturale» .
Non usa mezzi termini la CGIL ( almeno lei!) durante il Congresso che ha riunito delegati provenienti da tutta Italia. Non finge di non vedere ciò che tutti vedono, che cioè persiste una evidentissima discriminazione a più livelli nei confronti della persona gay o lesbiche. Che fare dunque? Le proposte si moltiplicano: la modifica del decreto 216 del 2004 che recepisce la direttiva europea 78/2000 contro la discriminazione per orientamento sessuale nei luoghi di lavoro, in particolare per quanto attiene l’inversione dell’onere della prova; l’adozione di politiche di sostegno per le persone transessuali nei posti di lavoro (sempre che qualcuno le abbia assunte!); informazione nei luoghi di lavoro per mirare alla riduzione dell’HIV; Pacs e diritti .
Insomma dove non arriva la politica… |
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21/02/2006 15:35 |
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| | | OFFLINE | Post: 28.691 | Città: SULMONA | Età: 48 | Sesso: Maschile | ADMIN | |
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grandi
ho molti amici della cgil e mio padre è nel consiglio direttivo della mia città |
21/02/2006 15:45 |
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io sono iscritto alla cgil |
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