Sale a Gerusalemme la tensione per l'imminente Gay Parade, un evento giudicato insopportabile dai leader religiosi della Città Santa.
Una taglia di 20 mila sheqel (oltre tremila euro) viene proposta oggi nelle strade del rione ortodosso ebraico di Mea Shearim (Gerusalemme) a chiunque "provochi la morte di una di queste persone giunte da Sodoma e Gomorra", due località nella zona del Mar Morto che secondo la Bibbia si distinsero per la dissolutezza morale degli abitanti. Lo ha riferito la radio militare.
In una precedente manifestazione omosessuale a Gerusalemme uno zelota ortodosso si avventò con un coltello sui partecipanti, ferendone uno in modo grave.
Ma un esponente della comunità ortodossa, il parlamentare Israel Eichler, ha escluso che possa essere genuino il poster in cui viene posta la taglia sui partecipanti della grande manifestazione omo-lesbica, fissata per l'inizio di agosto.
I poster sono firmati da una organizzazione sconosciuta: "La mano rossa per la Salvezza".
La Gay Parade è stata denunciata nei giorni scorsi anche da un dirigente islamico, il parlamentare Ibrahim Zarzur.
Ma secondo gli organizzatori la sfilata dovrà avere luogo egualmente a Gerusalemme perchè c'è in gioco la questione dei "diritti civili" in Israele.