I bambini non si lasciano sedurre dall'Italia che cambia, e alle convivenze continuano a preferire l'altare per mamma e papa'. E' quanto sostiene il
pediatra Italo Farnetani, dell'universita' degli studi di Milano, che spiega come piccoli e adolescenti preferiscano il matrimonio, civile o religioso a convivenze e possibili Pacs, i Patti civili di solidarieta' che in queste ore tornano a dividere il centrosinistra, dopo le dichiarazioni della senatrice della Margherita Paola Binetti, al meeting di Cl a Rimini.
'Non si tratta ovviamente di una scelta politica -puntualizza l'esperto- ma di una
questione di sicurezza e di bisogno, da parte di bimbi e teenager, di omologarsi alla maggioranza. Fin quando i figli di coppie sposate continueranno ad essere piu' numerosi della prole dei conviventi, infatti, questi ultimi continueranno ad avvertire il
marchio della diversita', percepibile gia' dall'eta' di quattro anni'. I bambini, dunque, continueranno sempre a fare il 'tifo' affinche' mamma e papa' convolino a nozze. 'E questo perche' - puntualizza il pediatra, autore tra l'altro del libro 'Genitori autorevoli' - bimbi e adolescenti sono alla ricerca di sicurezza, e sanno perfettamente che il matrimonio offre qualche garanzia in piu''.
Ma se l'alternativa alla convivenza e' la separazione, 'ovviamente i piccoli optano per l'unione di mamma e papa', sposati o conviventi che siano'.
Cartellino giallo, dunque, per convivenze e possibili Pacs se mai arriverranno, ma 'rosso' senza alcuna riserva per eventuali adozioni di piccoli da parte di coppie omosessuali. 'L'85% dei pediatri - afferma Farnetani ricordando i dati di un'indagine presentata al 28esimo congresso europeo di pediatria, a Madonna di Campiglio - e' infatti contrario a questa possibilita'.
'Per una crescita e uno sviluppo corretti, i bambini hanno bisogno di un modello maschile e di uno femminile, ben identificabili.
L'alterazione dei modelli di riferimento all'interno della famiglia -spiega il pediatra- causa una disarmonia nello sviluppo del bambino, fonte di una pericolosa confusione'. Ma anche in una famiglia tradizionale, sottolinea il pediatra, 'va evitata la confusione di ruoli. La donna ha il diritto di lavorare, realizzarsi professionalmente, mentre l'uomo deve dare una mano in casa. Ma il papa' non deve trasformarsi in 'mammo' e viceversa'.
'Se dovessimo usare una metafora -conclude il pediatra- potremmo dire che al papa' spetta il ruolo del ministro degli Esteri, ovvero deve far si' che la famiglia interagisca, collabori e si difenda dall'ambiente esterno. Alla mamma spetta invece quello del ministro degli interni, deve cioe' garantire la tranquillita' all'interno delle mura domestiche'.
bah mi pare una visione un pò stantìa, senza considerare che, al di là di PACS e convivenze, oggi molti genitori sono separati, quindi il modello tradizionale è di fatto superato