Sulle coppie di fatto Prodi dice che ci si atterrà al Programma dell’Unione e Diliberto sottolinea l’invadenza mai vista da decenni della gerarchia ecclesiastica.
Il Presidente del Consiglio Romano Prodi è intervenuto alla Festa nazionale della Rinascita della Sinistra organizzata dal Partito dei Comunisti Italiani in corso fino al 17 settembre al parco Schuster a Roma e ha risposto al segretario del partito Oliviero Diliberto che chiede in tutti i campi la massima discontinuità rispetto al governo Berlusconi. Sul tema del riconoscimento dei diritti delle coppie di fatto per Prodi esiste «un compromesso serio, concreto e realistico nel programma. Il punto di riferimento, a quello ci atterremo. Oliviero sa benissimo come è stato faticoso, ma l'abbiamo raggiunto con l'accordo di tutti.»
Nel programma c’è scritto che “L’Unione proporrà il riconoscimento giuridico dei diritti, prerogative e facoltà alle persone che fanno parte delle unioni di fatto. Al fine di definire natura e qualità di una unione di fatto non è dirimente il genere dei conviventi né il loro orientamento sessuale.”
Dal canto suo Diliberto ha ribadito di volersi battere per l'approvazione di una legge che regolamenti questa materia e ha inoltre criticato le interferenze nella vita politica italiana del Vaticano, sottolineando «l'invadenza mai vista in decenni della gerarchia ecclesiastica. Non facevano così nemmeno quando c'era la Dc, è intollerabile.» Per il segretario dei Comunisti Italiani i vertici della Chiesa «hanno il diritto di parlare, ma io ho il diritto di contrastarli.»