Ieri il movimento glbt italiano si è dato appuntamento nella sede sempre più colorata del Mario Mieli di Roma per iniziare i lavori del Gay Pride nazionale che sfilerà nelle strade della capitale il 9 giugno e che prevede una serie di appuntamenti imperdibili.
Da questo incontro che ha visto approdare a Roma i rappresentati di tutto il Movimento, chi non c'era aveva ricevuto l'invito e non era presente per sua scelta o per impedimenti personali, ne è scaturito il primo comunicato stampa ufficiale e la scelta dei tre portavoce che rappresentano tutte le variegate anime del movimento.
Dalle pagine di queerblog vi terremo aggiornati sui lavori del Pride e già da ora vi diamo appuntamento per giugno dovremmo esserci tutti!!!
Noi, lesbiche, gay, trans e bisessuali, siamo portatori e portatrici di pari dignità civile e sociale. Di fronte all’opinione pubblica italiana rivendichiamo che il Parlamento e il Governo, così come le forze sociali e politiche, riconoscano e garantiscano uguale dignità e pari diritti, nel rispetto della Dichiarazione universale dei diritti umani, della Costituzione italiana, della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e nel rispetto del principio della laicità dello Stato italiano e della sua autonomia da ogni ingerenza confessionale.
Le associazioni lgbt riunite a Roma il 1 aprile 2007 per discutere i temi politici e le modalità organizzative del Pride Nazionale di Roma del 9 giugno 2007,ritengono che questa manifestazione debba essere l’occasione per riaffermare che:
– la laicità dello Stato è il fondamento del vivere civile, la garanzia dei diritti di tutte e tutti, è un bene primario da difendere da ogni forma di ingerenza confessionale.
– la pari dignità e i pari diritti per le persone lgbt rimangono centrali e assumono il valore di paradigma del conflitto tra chi vuole uno stato laico e chi cerca di riportare l’Italia nel Medioevo.
– vogliamo rappresentare una richiesta diffusa di un’Italia migliore, che si opponga a progetti politici e culturali reazionari che alimentano la violenza sulle donne, sulle lesbiche, sui gay, sulle e sui trans e su ogni altro soggetto non garantito. Questa campagna di odio integralista sta contagiando tutto il paese, raggiungendo picchi di violenza anche politica inediti, in particolare da parte di gruppi neo nazisti e neo fascisti a cui le istituzioni non danno una risposta.
– la lotta per le libertà individuali, l’autodeterminazione dei corpi e delle scelte di vita, deve essere assunta da un ampio e plurale arco di movimenti, gruppi, associazioni.
Coordinamento Unitario Pride Nazionale Roma 2007
Roma, 1 aprile 2007